
Chi mi conosce sa che sono fatto per salite, sassi e radici, non per bitume e strisce bianche.
Eppure lei, Valentina del progetto Run For Cornelia, è riuscita a trascinarmi – anzi, trascinarci – per la seconda mezza maratona consecutiva su strada: dopo la “Giulietta & Romeo” di Verona, oggi è toccato alla Mezza Maratona di Padova.
Correre a Padova è tutta un’altra storia. Non basta passeggiare sotto i portici per lo shopping o sorseggiare un caffè in Prato della Valle: per capirla davvero devi correrla. Solo così assapori i secoli di storia che scorrono accanto alla Basilica del Santo, senti riecheggiare i passi degli studenti dell’antica Università, respiri l’aria di logge, canali e piazze come se fossero un unico palcoscenico. La città si svela curva dopo curva, e ogni tratto di asfalto diventa un filo che unisce passato e presente.

E che giornata! Sole splendido, pubblico caloroso e, cosa più bella, gli stessi concorrenti che ci incitavano a ogni sorpasso. Sì, sorpasso: perché, costretti dal regolamento a partire dall’ultima griglia “per sicurezza”, ci siamo trovati a zig-zagare fin dai primi metri tra runner più lenti. Una vera testuggine in assetto da gara, con tre spingitori oggi: io, Andrea e ovviamente papà Vincenzo che si davano il cambio dietro la carrozzina di Valentina, infilando ogni varco utile. Lei rideva e incitava, noi sudavamo e superavamo: divertimento puro!
Valentina ha la competizione nel sangue e non possiamo sottrarci al suo entusiasmo.
Ogni scorcio di Padova, ogni incoraggiamento del pubblico era carburante per la nostra piccola grande atleta. E alla fine, tra applausi e sorrisi, abbiamo tagliato il traguardo con la consapevolezza di aver vissuto un’altra avventura memorabile.
Da presidente di una società sportiva, la Us Montebaldo di Malcesine, so quanto lavoro richieda un evento; ma gestire una manifestazione di questa magnitudo significa avere una macchina organizzativa davvero al top. Un ringraziamento speciale va quindi a tutto lo staff della Mezza Maratona di Padova: logistica impeccabile, volontari ovunque, ristori perfetti e massima attenzione alla sicurezza – anche per equipaggi speciali come il nostro.
Ora che la nuova “Formula 1” Joelette Finisher (link qui) è stata ufficialmente ordinata… preparatevi: ne vedremo delle belle! Il mulo di montagna è pronto a mettere le ali—e Valentina non vede l’ora di guidarci verso la prossima sfida.
John Benamati
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